IFAB, ecco come cambiano le regole del calcio dalla prossima stagione
10-06-2019 09:53 - RASSEGNA STAMPA
Da quando il calcio vide la luce nella fumosa taverna di Freemason's Street a Londra nel lontano 1863, le sue regole sono state in continua evoluzione e spesso oggetto di discussione: dal 1886, anno della sua fondazione, è all'International Football Association Board (IFAB) che spetta il compito di stabilire quali siano da abolire, introdurre o modificare attraverso riunioni e decisioni a cui il resto del mondo calcistico, FIFA compresa, deve assolutamente attenersi.
È per questo che destano molto interesse le notizie arrivate da Aberdeen, città della Scozia dove si è tenuto il 133esimo raduno annuale dell'IFAB che ha stabilito i cambiamenti nelle regole del calcio in vista della stagione 2019/2020: tra queste la più importante riguarda i tocchi di mano in fase di attacco, che saranno sempre puniti indipendentemente dalla volontarietà o meno nel caso portino alla realizzazione di un gol.
Si spegneranno così sul nascere polemiche come quelle relative al gol di Milik durante Napoli-Bologna 3-2 dello scorso 29 dicembre, quando il polacco era andato a segno su assist di Mertens "colpevole" di essere sulla traiettoria di un rinvio da pochi centimetri della difesa rossoblù: se a livello di regolamento convalidare quel gol fu ineccepibile, dalla prossima stagione questo andrà sicuramente annullato in quanto, seppur involontariamente, l'attaccante trarrebbe vantaggio dall'episodio.
Promosso l'utilizzo del VAR, il cui protocollo non cambierà neanche con la stagione a divenire, coloro che si definiscono i "custodi del football e del suo regolamento" sono andati inoltre a intervenire su altre due situazioni molto comuni nelle partite di calcio: in caso di calcio di punizione qualsiasi giocatore della squadra che attacca dovrà stare ad almeno un metro dalla barriera, non potendo così disturbarla, mentre al momento di una sostituzione l'arbitro potrà intervenire ordinando al calciatore che lascia il campo di farlo nel punto a lui più vicino per evitare perdite di tempo.
Tornando al fallo di mano, se in attacco il tocco che genera un gol sarà sempre punito in difesa dipenderà da quanto le braccia sono aderenti a quella che la IFAB definisce "una proiezione naturale del corpo": in pratica se le braccia saranno parallele al corpo il tocco sarà considerato involontario e non punito, idem nel caso di un intervento in scivolata con il pallone che va a colpire il braccio d'appoggio al terreno, sempre se aderente. L'idea, dice l'ex-arbitro e membro David Elleray, è quella di far sparire l'immagine del difensore con le braccia dietro al corpo per paura di commettere un fallo.
L'arbitro non effettuerà più la cosiddetta "palla a due", ma scodellerà il pallone al giocatore della squadra che deve entrare in possesso del pallone quando servirà, come ad esempio in caso di tocco involontario ma determinante nello sviluppo dell'azione da parte del direttore di gara. Quest'ultimo potrà inoltre, in caso di fallo e di una squadra che batte immediatamente la conseguente punizione, ritardare l'eventuale cartellino giallo o rosso da comminare all'autore del fallo aspettando che si concluda l'azione senza essere costretto come accaduto fino a oggi a interrompere l'azione.
Fonte: IFAB
È per questo che destano molto interesse le notizie arrivate da Aberdeen, città della Scozia dove si è tenuto il 133esimo raduno annuale dell'IFAB che ha stabilito i cambiamenti nelle regole del calcio in vista della stagione 2019/2020: tra queste la più importante riguarda i tocchi di mano in fase di attacco, che saranno sempre puniti indipendentemente dalla volontarietà o meno nel caso portino alla realizzazione di un gol.
Si spegneranno così sul nascere polemiche come quelle relative al gol di Milik durante Napoli-Bologna 3-2 dello scorso 29 dicembre, quando il polacco era andato a segno su assist di Mertens "colpevole" di essere sulla traiettoria di un rinvio da pochi centimetri della difesa rossoblù: se a livello di regolamento convalidare quel gol fu ineccepibile, dalla prossima stagione questo andrà sicuramente annullato in quanto, seppur involontariamente, l'attaccante trarrebbe vantaggio dall'episodio.
Promosso l'utilizzo del VAR, il cui protocollo non cambierà neanche con la stagione a divenire, coloro che si definiscono i "custodi del football e del suo regolamento" sono andati inoltre a intervenire su altre due situazioni molto comuni nelle partite di calcio: in caso di calcio di punizione qualsiasi giocatore della squadra che attacca dovrà stare ad almeno un metro dalla barriera, non potendo così disturbarla, mentre al momento di una sostituzione l'arbitro potrà intervenire ordinando al calciatore che lascia il campo di farlo nel punto a lui più vicino per evitare perdite di tempo.
Ancora: in caso di rimessa dal fondo il un difensore potrà entrare in area per ricevere il passaggio corto del portiere, ma il pallone sarà immediatamente in gioco dopo essere stato battuto a differenza di prima, quando doveva aver lasciato l'area di rigore.
Potranno essere comminati cartellini gialli anche all'allenatore che protesta, invece dell'espulsione che fino a oggi era l'unica punizione possibile.
Sui calci di rigore basterà che il portiere, al momento della battuta, abbia un piede sulla linea di porta e non tutti e due.
Tornando al fallo di mano, se in attacco il tocco che genera un gol sarà sempre punito in difesa dipenderà da quanto le braccia sono aderenti a quella che la IFAB definisce "una proiezione naturale del corpo": in pratica se le braccia saranno parallele al corpo il tocco sarà considerato involontario e non punito, idem nel caso di un intervento in scivolata con il pallone che va a colpire il braccio d'appoggio al terreno, sempre se aderente. L'idea, dice l'ex-arbitro e membro David Elleray, è quella di far sparire l'immagine del difensore con le braccia dietro al corpo per paura di commettere un fallo.
L'arbitro non effettuerà più la cosiddetta "palla a due", ma scodellerà il pallone al giocatore della squadra che deve entrare in possesso del pallone quando servirà, come ad esempio in caso di tocco involontario ma determinante nello sviluppo dell'azione da parte del direttore di gara. Quest'ultimo potrà inoltre, in caso di fallo e di una squadra che batte immediatamente la conseguente punizione, ritardare l'eventuale cartellino giallo o rosso da comminare all'autore del fallo aspettando che si concluda l'azione senza essere costretto come accaduto fino a oggi a interrompere l'azione.
Fonte: IFAB