L´ARTICOLO SU IL TIRRENO
16-02-2010 - RASSEGNA STAMPA
Ora emerge anche l´ansia da prestazione
Carfora ammette: «Giornata storta, campo-trabocchetto e loro dopo il vantaggio si sono chiusi e hanno difeso in otto» GRASSINA. Una caduta che fa male. La Pistoiese scivola in casa dell ultima in classifica e dice forse addio alle speranze di conquistare la promozione diretta in serie D. Volti scuri tra i giocatori arancioni al termine del match perso 1-0 contro il Grassina. Il morale è a terra ed è palpabile la delusione nelle poche parole a denti stretti raccolte fuori dallo spogliatoio dello stadio fiorentino.
Filippo Breschi, pistoiese doc, non si aggrappa a facili alibi per giustificare una sconfitta inopinata quanto devastante per gli effetti sulla classifica e le ripercussioni psicologiche nella rincorsa infinita alla capolista Pianese. «Abbiamo giocato male e la sconfitta ci sta tutta - dice il centrocampista partito dalla panchina - anche se la gara si è complicata subito per un terreno di gioco infame che non ha permesso di sviluppare una manovra corale e incisiva.
Dopo l´1-0 abbiamo provato a spingere ma il Grassina si è chiuso tutto dietro alzando le barricate ed è stato difficile trovare spazi per segnare. Ci siamo affidati a lanci lunghi dalle retrovie che non hanno sortito gli effetti sperati. Ad un quarto d´ora dalla fine abbiamo avuto una buona occasione con Fedi». Breschi sottolinea la difficoltà di giocare con l´assillo di vincere. «Non è semplice scendere in campo attanagliati dalla pressione e dalla paura di perdere. In più abbiamo accusato le fatiche di un mese giocato con il piede sul gas per fare tanti punti e ridurre il gap dalla Pianese».
Chimenti non riesce a mascherare l´amarezza, ma lancia un appello ai tifosi. «Una brutta sconfitta che potrebbe lasciare il segno, ma sono convinto che sapremo reagire subito mercoledì nella sfida contro il Tuttocuoio, nella quale sappiamo di giocarci una grossa fetta delle possibilità di salire nella categoria superiore. Quanto alla gara col Grassina c´è poco da dire: non siamo riusciti ad essere incisivi e lucidi, forse a causa dello sforzo fisico che abbiamo fatto negli ultimi due mesi per restare sulla scia della Pianese.
Il Grassina si è rivelata una squadra scorbutica, molto aggressiva. Così per noi è stato difficile giocare palla a terra come ci è più congeniale, a maggior ragione per le condizioni del campo stretto e gibboso che dava al pallone dei rimbalzi irregolari. Ora però la testa deve essere rivolta a mercoledì. E spero che il pubblico di fede arancione ci dia una grossa mano». Sulla stessa linea il commento dell´esperto Carfora.
«Non ci sono attenuanti, un brutto passo falso - ha dichiarato il centrocampista - non siamo riusciti ad entrare in partita, complice un campo-trabocchetto e un avversario al limite dell´ostruzionismo che si è rintanato in difesa dopo avere trovato il gol. Con sette-otto uomini dietro la linea della palla è stato difficile trovare i varchi giusti. Purtroppo non siamo riusciti ad esprimere le nostre qualità tecniche, sia per le condizioni del terreno di gioco, sia per l´incapacità di essere costruttivi e pericolosi. Forse un paio di situazioni potevamo portarci al pareggio. Ma evidentemente era una giornata storta».
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Fonte: IL TIRRENO