Grassina, tutti i piani di Zepponi: “Ecco cosa manca dal mercato. E i tifosi…”
27-06-2023 10:20 - RASSEGNA STAMPA
Strategie, aspirazioni, voglia di calcio giocato. Nel volto di Tommaso Zepponi, presidente del Grassina, si leggono espressioni varie: al primo posto, il desiderio di costruire ancora una squadra che sia in grado di lottare per i traguardi nobili di Promozione: “Teniamo a far bene, è inevitabile”. E per provare a togliersi qualche soddisfazione sarà necessario passare ancora dal mercato, che in casa rossoverde viaggia a velocità interessante: ufficiali i ritorni di Caschetto e Baccini, oltre all’innesto del fantasioso Simoni dal Calenzano.
Presidente, cosa manca ancora a questo Grassina?
“Un terzino, sul quale ci stiamo orientando. Ma dobbiamo ancora valutare il reparto offensivo, dove non è da escludere che si vada a intervenire di nuovo. Rispetto alla scorsa estate però posso dire di essere più contento per aver raggiunto le prime scelte di mercato”.
Tipo Caschetto e Baccini, due ritorni speciali.
“Graditissimi ritorni. Baccini è il bomber della recente storia del Grassina, è sempre stato presente nelle stagioni vincenti. Spero che la serie di presenze e gol si allunghi e che ci permetta di esultare ancora. Non escludo poi magari di inserirlo in società, è un ragazzo a cui è difficile non voler bene. Caschetto è una ciliegina, qualcosa in più per migliorare il tasso tecnico della squadra: ricordo che Carlo era presente in entrambe le nostre promozioni, portava anche la fascia da capitano quando siamo saliti in Serie D. Ha fame, voglia di rivalsa: negli ultimi due anni ha lottato per non retrocedere, stavolta potrebbe puntare a qualcosa in più. A Caschetto vorrei dire di dimostrarci di nuovo quanto vale”.
Poi cessioni e riconferme: i tanti giovani di valore restano in casa.
“Sì, e ne siamo molto contenti. Sarebbe facile parlare soltanto di Bartoli e Travagli che nella scorsa annata si sono tanto valorizzati, vorrei ricordare che rimarranno con noi anche Colasuono, Falaschi, Fabiani, Rossi Lottini. Sono il patrimonio del Grassina, possono crescere ancora molto. Ci ha invece salutato Aprea, che per rimanere vicino al lavoro ha scelto l’Antella: lo incontreremo al prossimo derby”.
A proposito di chi resta, lo staff tecnico viene confermato in blocco.
“Assolutamente. Non solo Cellini, ma anche il preparatore atletico Rogai, il preparatore dei portieri Brazzini e il vice allenatore Cristiano. Abbiamo invece cambiato la guida tecnica degli Juniores scegliendo il profilo di Giacomo Pisaneschi: un ragazzo del posto, classe ’84, che rispecchia la nostra tradizione di allenatori giovani e ambiziosi. Lo vedo determinato, studia in continuazione per migliorarsi: all’Antella ha lavorato con passione, ci ha convinto”.
Sul piano degli Juniores sarà necessario un miglioramento rispetto alla scorsa stagione, sorprendentemente negativa.
“L’anno passato e stato uno dei più brutti della mia gestione. La squadra era partita molto bene, ma è stato necessario operare qualche cambiamento quando mister Cellini è salito in Prima Squadra. L’allenatore che l’ha sostituito non è entrato nel giusto feeling con la rosa, è stato un cambio non preventivato e probabilmente anche i ragazzi hanno accusato qualche difficoltà. Vogliamo rifarci, anche perché con gli Juniores raramente abbiamo sbagliato: c’è da confermare che siamo fra le migliori di tutta la Toscana, in termini di valorizzazione dei giovani”.
Si parlava di giovani. Il miglior prodotto rossoverde degli ultimi anni, Tommaso Del Lungo, ha sfiorato l’esordio in Serie A con l’Atalanta giusto tre settimane fa.
“Quando mi è arrivata la notizia della sua convocazione in Prima Squadra mi son venuti i brividi. Ero emozionato per lui, ho tifato tutta la sera per vederlo giocare anche solo un minuto: peccato che Gasperini non lo abbia inserito, ma siamo sicuri che stia facendo il percorso migliore possibile. Un ragazzo d’oro, un giocatore strepitoso: si toglierà diverse soddisfazioni a breve”.
Torniamo sulla Prima Squadra: contento del ritorno ai gironi più ampi?
“Assolutamente sì. Rende più competitivo il campionato e ci dà la possibilità di confrontarci con tutte le fiorentine: sarà pieno di sfide fra squadre vicine sul territorio. Anche se noi, di derby, ne abbiamo solo uno”.
E sarà ancora colorato di tifo in tribuna, c’è da scommetterci.
“Lo spero e ci credo fortemente. Ai tifosi chiedo soltanto di rimanere uniti e carichi come la scorsa stagione, quando il legame che si è ricreato con società e squadra è diventata viscerale, profonda, emozionante. In paese c’è entusiasmo, si vive il Grassina come una religione e noi faremo di tutto per regalare altre soddisfazione a chi ci segue ogni domenica su tutti i campi. Siamo la squadra col tifo più caldo della categoria insieme a pochissime altre: è un orgoglio”.
Non sei un presidente da promesse di inizio stagione. Dicci soltanto come sarà questo nuovo Grassina con un aggettivo.
“Divertente. Un gruppo che saprà giocare a pallone su ogni campo, forte sulla carta, pieno di qualità: merce rara, in Promozione”.
Fonte: DAI COLLI FIORENTINI
Presidente, cosa manca ancora a questo Grassina?
“Un terzino, sul quale ci stiamo orientando. Ma dobbiamo ancora valutare il reparto offensivo, dove non è da escludere che si vada a intervenire di nuovo. Rispetto alla scorsa estate però posso dire di essere più contento per aver raggiunto le prime scelte di mercato”.
Tipo Caschetto e Baccini, due ritorni speciali.
“Graditissimi ritorni. Baccini è il bomber della recente storia del Grassina, è sempre stato presente nelle stagioni vincenti. Spero che la serie di presenze e gol si allunghi e che ci permetta di esultare ancora. Non escludo poi magari di inserirlo in società, è un ragazzo a cui è difficile non voler bene. Caschetto è una ciliegina, qualcosa in più per migliorare il tasso tecnico della squadra: ricordo che Carlo era presente in entrambe le nostre promozioni, portava anche la fascia da capitano quando siamo saliti in Serie D. Ha fame, voglia di rivalsa: negli ultimi due anni ha lottato per non retrocedere, stavolta potrebbe puntare a qualcosa in più. A Caschetto vorrei dire di dimostrarci di nuovo quanto vale”.
Poi cessioni e riconferme: i tanti giovani di valore restano in casa.
“Sì, e ne siamo molto contenti. Sarebbe facile parlare soltanto di Bartoli e Travagli che nella scorsa annata si sono tanto valorizzati, vorrei ricordare che rimarranno con noi anche Colasuono, Falaschi, Fabiani, Rossi Lottini. Sono il patrimonio del Grassina, possono crescere ancora molto. Ci ha invece salutato Aprea, che per rimanere vicino al lavoro ha scelto l’Antella: lo incontreremo al prossimo derby”.
A proposito di chi resta, lo staff tecnico viene confermato in blocco.
“Assolutamente. Non solo Cellini, ma anche il preparatore atletico Rogai, il preparatore dei portieri Brazzini e il vice allenatore Cristiano. Abbiamo invece cambiato la guida tecnica degli Juniores scegliendo il profilo di Giacomo Pisaneschi: un ragazzo del posto, classe ’84, che rispecchia la nostra tradizione di allenatori giovani e ambiziosi. Lo vedo determinato, studia in continuazione per migliorarsi: all’Antella ha lavorato con passione, ci ha convinto”.
Sul piano degli Juniores sarà necessario un miglioramento rispetto alla scorsa stagione, sorprendentemente negativa.
“L’anno passato e stato uno dei più brutti della mia gestione. La squadra era partita molto bene, ma è stato necessario operare qualche cambiamento quando mister Cellini è salito in Prima Squadra. L’allenatore che l’ha sostituito non è entrato nel giusto feeling con la rosa, è stato un cambio non preventivato e probabilmente anche i ragazzi hanno accusato qualche difficoltà. Vogliamo rifarci, anche perché con gli Juniores raramente abbiamo sbagliato: c’è da confermare che siamo fra le migliori di tutta la Toscana, in termini di valorizzazione dei giovani”.
Si parlava di giovani. Il miglior prodotto rossoverde degli ultimi anni, Tommaso Del Lungo, ha sfiorato l’esordio in Serie A con l’Atalanta giusto tre settimane fa.
“Quando mi è arrivata la notizia della sua convocazione in Prima Squadra mi son venuti i brividi. Ero emozionato per lui, ho tifato tutta la sera per vederlo giocare anche solo un minuto: peccato che Gasperini non lo abbia inserito, ma siamo sicuri che stia facendo il percorso migliore possibile. Un ragazzo d’oro, un giocatore strepitoso: si toglierà diverse soddisfazioni a breve”.
Torniamo sulla Prima Squadra: contento del ritorno ai gironi più ampi?
“Assolutamente sì. Rende più competitivo il campionato e ci dà la possibilità di confrontarci con tutte le fiorentine: sarà pieno di sfide fra squadre vicine sul territorio. Anche se noi, di derby, ne abbiamo solo uno”.
E sarà ancora colorato di tifo in tribuna, c’è da scommetterci.
“Lo spero e ci credo fortemente. Ai tifosi chiedo soltanto di rimanere uniti e carichi come la scorsa stagione, quando il legame che si è ricreato con società e squadra è diventata viscerale, profonda, emozionante. In paese c’è entusiasmo, si vive il Grassina come una religione e noi faremo di tutto per regalare altre soddisfazione a chi ci segue ogni domenica su tutti i campi. Siamo la squadra col tifo più caldo della categoria insieme a pochissime altre: è un orgoglio”.
Non sei un presidente da promesse di inizio stagione. Dicci soltanto come sarà questo nuovo Grassina con un aggettivo.
“Divertente. Un gruppo che saprà giocare a pallone su ogni campo, forte sulla carta, pieno di qualità: merce rara, in Promozione”.
Fonte: DAI COLLI FIORENTINI