LA PREVIEW DI SANGIOVANNESE-GRASSINA
22-12-2020 09:52 - ultimissime dalla sede
Archiviato il match contro l’Ostiamare, per i rossoverdi si presenterà un infrasettimanale di altissimo interesse, con in programma la trasferta di San Giovanni Valdarno che sarà anche l’ultima gara dell’anno solare 2020. Andiamo a vedere nel dettaglio la preview di questa trasferta sempre affascinante.
Fonte: ufficio stampa
LA CITTA’
San Giovanni Valdarno è un comune di circa 16mila abitanti della provincia di Arezzo. Originariamente il nome della località era Castel San Giovanni. Per tutto il Trecento, con le sue imponenti mura, San Giovanni funse da presidio difensivo di Firenze: nella seconda metà del ‘400, tuttavia, il paese si indebolì, non solo a causa degli attacchi dell’esercito papale di Sisto IV (1478), ma soprattutto per l’epidemia di peste che si diffuse imponente su tutto il territorio del Valdarno, uccidendo due terzi della popolazione cittadina. Ci vorrà molto tempo per vedere San Giovanni di nuovo fiorente: la prima vera ripresa economica e demografica si registrò con il governo degli Asburgo-Lorena e con le riforme del Granduca Pietro Leopoldo che, fra il 1772 e il 1774, permisero la canalizzazione e la bonifica di diversi territori della valle, oltre a restituire nuove autonomie locali ai centri come San Giovanni. Il nuovo benessere della popolazione fu inevitabilmente stroncato dalle guerre del Novecento: nella Seconda, in particolare, le principali strutture agricole e industriali della zona furono distrutte, e la seconda parte del ‘900 fu di conseguenza l’occasione per ricostruire il paese sul piano economico.
MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE
A San Giovanni Valdarno le principali architetture si dividono in religiose e civili. Alla prima categoria appartengono le numerose chiese che caratterizzano il paese: su tutte la Basilica di Santa Maria delle Grazie, la Chiesa della Santissima Annunziata e quella di San Lorenzo. Per quanto concerne invece le architetture civili, si rammenta il Palazzo Pretorio, il centro del potere all’interno del paese di San Giovanni: prende il nome da Arnolfo di Cambio, architetto e scultore assai attivo nella zona di Firenze verso la fine del Duecento.
LA SQUADRA
La Sangiovannese è una delle formazioni più blasonate di tutto il panorama toscano: già alla fine degli anni ’30 partecipa ai primi campionati di Serie C. Il miglior risultato mai conseguito dalla formazione biancazzurra arriva però nella stagione 1974-75, quando la Sangio conquista il quarto posto nella terza serie nazionale, sfiorando la promozione in Serie B. Dopo un ventennio tra Promozione, Eccellenza e D, nel 2000 i valdarnesi tornano tra i professionisti: nella stagione 2002-03, in particolare, sotto la guida tecnica di Giuseppe Sannino, esplode il talento di Davide Moscardelli (futuro bomber di Serie A e B). L’anno dopo la panchina viene affidata all’astro nascente Maurizio Sarri che vince i playoff e porta la squadra in C1: si rivelerà buono pure il debutto nella nuova serie, considerando l’ottavo posto conquistato nel 2004-05. Ancora meglio si rivelerà la stagione successiva, sotto la guida di Piero Braglia: la Sangiovannese arriva quinta, si toglie la soddisfazione di pareggiare in casa col Napoli e disputa i playoff per andare in Serie B, dove si ferma col Frosinone in semifinale. Retrocessa in Eccellenza nel 2011 per mancata iscrizione al nuovo campionato, la Sangiovannese torna in Serie D nel 2015.
In questa stagione i biancazzurri si sono contraddistinti per l’ottimo rendimento esterno, viste le due vittorie consecutive a Ostia Mare e soprattutto in casa del Tiferno: la formazione di Iacobelli, ringiovanita rispetto allo scorso anno, può vantare undici punti in classifica e un buon piazzamento della parte sinistra della graduatoria.
LO STADIO
La Sangiovannese gioca le sue gare in casa allo stadio Virgilio Fedini di San Giovanni Valdarno. La capienza è di circa 3800 posti.
Fonte: ufficio stampa