MISTER CELLINI: "SQUADRA RICCA DI TALENTO, MI ASPETTO..."
14-09-2023 14:05 - ultimissime dalla sede
La prima intervista stagionale a mister Marco Cellini comincia con un desiderio: "Spero di essere cresciuto molto, in questo primo anno da allenatore della Prima Squadra. Ho vissuto momenti altalenanti; eravamo in fondo alla classifica, poi abbiamo iniziato una cavalcata splendida e abbiamo chiuso pure con qualche rimpianto... Adesso spero di aver imparato anche io a gestire meglio certe situazioni".
Come la lunga preparazione estiva, spesso complicata e piena di insidie. Come è andata al Grassina?
"È andata bene sul lato infortuni: la squadra ha reagito bene dal punto di vista fisico nonostante abbiamo imposto carichi importanti di lavoro. Sarei bugiardo poi a dire che non sono contento del discorso tecnico: abbiamo spinto tantissimo anche contro avversari più avanti di noi a livello di preparazione. Ma ai ragazzi ho ricordato di avere le antenne dritte: in campionato tutti mettono più intensità".
Domenica si comincia. Che avversario è il Torrenieri?
"Lo scorso anno hanno chiuso il campionato in zona playoff, si porteranno dietro questo traguardo in termini di consapevolezza delle proprie qualità. Hanno buone individualità in avanti, giocatori svelti di gamba e di pensiero. Mi aspetto una gara equilibrata".
Veniamo dal buon inizio di Coppa: può diventare un obiettivo anche quella?
"Deve esserlo. Il direttore e la società mi hanno messo a disposizione una squadra ampia proprio per arrivare lontano anche lì".
Più contento dei gol segnati o della porta inviolata?
"Soprattutto di non aver preso gol, è ciò che chiedo sempre ai ragazzi. Al di là delle qualità in avanti, la prima cosa da mettersi in testa è che in questa categoria bisogna far correre al portiere meno rischi possibile".
La squadra è rinnovata ma nemmeno troppo. Si è aggiunta dell'esperienza dal centrocampo in su.
"Lo scorso anno eravamo una delle squadre più giovani in campo. Ci sono tanti giovani che hanno meritato la conferma per questa stagione: a loro abbiamo aggiunto elementi di spessore per governare meglio certe fasi della gara. Gli innesti ci devono dare carisma, aiutarci a leggere meglio dei dettagli delle partite che a fine anno possono portare tanti punti in più".
Avresti voluto un girone con più avversarie fiorentine?
"No, anche perchè in ogni girone ci sono almeno quattro avversarie da non sottovalutare, e anche in questo. Certo, per campanilismo e necessità di botteghino sarebbe stato più divertente giocare col Porta Romana, Sestese, Lebowski: pazienza".
Da ottimo attaccante quale sei stato (visti i tuoi trascorsi fra i Professionisti), che consigli ti capita di dare alle tue punte?
"Qualche consiglio mi viene anche naturale, ma sono piccolezze. Si tratta per esempio di leggere meglio i movimenti sui cross, dettare il passaggio, saper essere incisivi in area. Nulla di più".
Fonte: ufficio stampa
Come la lunga preparazione estiva, spesso complicata e piena di insidie. Come è andata al Grassina?
"È andata bene sul lato infortuni: la squadra ha reagito bene dal punto di vista fisico nonostante abbiamo imposto carichi importanti di lavoro. Sarei bugiardo poi a dire che non sono contento del discorso tecnico: abbiamo spinto tantissimo anche contro avversari più avanti di noi a livello di preparazione. Ma ai ragazzi ho ricordato di avere le antenne dritte: in campionato tutti mettono più intensità".
Domenica si comincia. Che avversario è il Torrenieri?
"Lo scorso anno hanno chiuso il campionato in zona playoff, si porteranno dietro questo traguardo in termini di consapevolezza delle proprie qualità. Hanno buone individualità in avanti, giocatori svelti di gamba e di pensiero. Mi aspetto una gara equilibrata".
Veniamo dal buon inizio di Coppa: può diventare un obiettivo anche quella?
"Deve esserlo. Il direttore e la società mi hanno messo a disposizione una squadra ampia proprio per arrivare lontano anche lì".
Più contento dei gol segnati o della porta inviolata?
"Soprattutto di non aver preso gol, è ciò che chiedo sempre ai ragazzi. Al di là delle qualità in avanti, la prima cosa da mettersi in testa è che in questa categoria bisogna far correre al portiere meno rischi possibile".
La squadra è rinnovata ma nemmeno troppo. Si è aggiunta dell'esperienza dal centrocampo in su.
"Lo scorso anno eravamo una delle squadre più giovani in campo. Ci sono tanti giovani che hanno meritato la conferma per questa stagione: a loro abbiamo aggiunto elementi di spessore per governare meglio certe fasi della gara. Gli innesti ci devono dare carisma, aiutarci a leggere meglio dei dettagli delle partite che a fine anno possono portare tanti punti in più".
Avresti voluto un girone con più avversarie fiorentine?
"No, anche perchè in ogni girone ci sono almeno quattro avversarie da non sottovalutare, e anche in questo. Certo, per campanilismo e necessità di botteghino sarebbe stato più divertente giocare col Porta Romana, Sestese, Lebowski: pazienza".
Da ottimo attaccante quale sei stato (visti i tuoi trascorsi fra i Professionisti), che consigli ti capita di dare alle tue punte?
"Qualche consiglio mi viene anche naturale, ma sono piccolezze. Si tratta per esempio di leggere meglio i movimenti sui cross, dettare il passaggio, saper essere incisivi in area. Nulla di più".
Fonte: ufficio stampa