CALCIOCAPACE E I SUOI PARERI SUL CALCIO A GRASSINA
29-04-2008 - dicono di noi....
Mi scuso con tutti voi per l´assenza di Boccalarga ma l´arzilla vecchietta è stata vittima di uno spiacevole incidente ed è dovuta ricorre al segaossi per ripristinare lo scheletro, ora nonostante le bullette conficcate nel braccio può ricominciare le passeggiate con le sue care amiche.
BOCCALARGA: buonasera mie care amiche Spiffero, Aria ai denti e Spiattella, ma le altre tre dove sono?
SPIFFERO: Taglia e cuci é andata dal dentista, gli s´é allentato la dentiera, Linguaccia ha l´osteoporosi che la mangia, Strombetta ha la cistite e ogni cinque minuti deve andare al licite.
ARIA AI DENTI: Era bello se c´eravamo tutte, così potevamo commentare quello che Altracampana ha detto rispetto alla nostra precedente chiacchierata.
SPIATTELLA: quello sarà anche l´Altracampana ma é sonato come pochi, non ha capito una sega.
BOCCALARGA: quelli dello Sporting vedono rosso quando sentono parlare della Valdema, sono uguali a Calciocapace quando fo´ per aprire bocca, lui mi blocca subito dicendomi: -"zitta"- senza neanche sapere cosa volevo dire. Boh!!!...
SOFIA: bau... bauu.... bauuuu........
SPIFFERO: Hanno i´ paraocchi come Paciugo. Oh!, intendiamoci, tutti in questa vicenda sono stereotipati. L´unico é stato il comune che ha usato le varie fazioni come testa d´ariete per i propri interessi politici (dividi et impera) ARIA AI DENTI: tu vedi... tutta questa strumentalizzazione?....
SPIFFERO: accipicchia! un po´ di più. ´Un l´avete visto che l´amministrazione comunale dopo essersi assicurata che le cose andassero come auspicato, non si é interessata più delle problematiche dell´impianto sportivo? Non vedete che il campo è tutto sciupacchiato e in certi giorni é sovraffollato, non vedete che ora più di prima è indispensabile una sede dove ricevere genitori, dirigenti, atleti, uno spazio dove poter parlare di problematiche sportive, fare riunioni ecc. Attualmente questo spazio non c´é e quel che si può si fa negli spogliatoi fra sudore e polvere.
BOCCALARGA: che schifo!...
SPIATTELLA: Guardate sta arrivando Calciocapace, gli potremmo chiedere chi è questo Altracampana.
SOFIA: gruu...... gruuuu...... grruuuuuuuu......
CALCIOCAPACE: buonasera vecchie rincitrullite, la compagnia s´è dimezzata; voi avete imbroccato?
BOCCALARGA: hai visto, nel sito c´è uno che dice di chiamarsi Altracampana che vuole dei consigli per trovare una soluzione ai problemi del calcio di Bagno a Ripoli.
SPIFFERO: una volta sono stata fidanzata con un maestro campanaro di Agnone in Molise, è la città delle campane; mi iscrissi anche all´associazione italiana di Campanologia. Lì ho imparato tutto sulle campane: cominciando dal mattino presto, alle cinque c´è la "campana dell´ave maria" che ti annuncia l´inizio della giornata, poi la "campana di mezzogiorno", che chiama al desinare, alle 17,30 suonano le "ventitré" e un´ora dopo le "ventiquattro" che annunciano la fine della lavoro nei campi e il dovere di tornare a casa per dare da mangiare alle bestie. Poi ci sono tanti altri modi di suonare le campane "a distesa" suono che annuncia una lieta novella, "a festa" indica la domenica, un´allegria, un piacere per tutta la popolazione; c´é la cosiddetta "campanella dell´allegria" è la chiamata per la messa mattutina. Ci sono anche i suoni tragici "a martello" indica paura, disgrazia, incendio, alluvione, terremoto, una sconfitta in casa, "a morto" quando c´è un funerale e tanti chiedono ma chi è morto? e chi sa risponde: non lo sai?.... "all´Altracampana s´è sfilato il battaglio ed è stata fusa". Lo diceva sempre il mi´ fidanzato campanaro che per una campana la cosa più importante era il battaglio.
CALCIOCAPACE: sono onoratissimo dell´intervento di Altracampana, Devo averlo proprio impressionato se ha deciso di iscriversi a Dilettanticalcio per commentare il mio pensiero. Però lo invito a rileggere il post su "Boccalarga e le sue amiche" perché fa discorsi che non hanno niente a che vedere su quanto ivi riportato. Mai è stato parlato a favore del Valdema, anzi a voler essere generosi si possono riscontrare critiche al loro operato, per cui non sono l´avvocato difensore di nessuno. Trovo invece la vicenda molto triste, dove tutte le parti coinvolte si sono dimostrate prigioniere della loro pochezza intellettuale, dei loro manichei modi di fare, surrettizie, plagiate a dir poco e soprattutto manovrate dall´amministrazione o meglio da faide al suo interno.
SPIATTELLA: il sindaco, la giunta, il consiglio comunale si sono dimenticati del passato per rincorrere un incerto presente.
CALCIOCAPACE: Impietosamente il comune di Bagno a Ripoli, al contrario dei comuni limitrofi dell´aria fiorentina, è stato l´unico che per decenni ha vissuto alle spalle delle società U.S. Antella e U.S. Grassina che da sempre con grande rivalità ma con tanta capacità dirigenziale, con volontariato vero e soprattutto con risorse proprie hanno saputo condurre nei rispettivi impianti sportivi, di proprietà delle locali Case del Popolo, un´attività tale che ha visto le due U.S. spesso ai vertici per più di un cinquantennio del calcio dilettantistico regionale, valicando talvolta anche i confini della Toscana. Raramente l´amministrazione comunale ha dato un contributo ai due sodalizi, i quali hanno anche fatto da punto di riferimento per centinaia e centinaia di ragazzi che, dando vita ad una rispettabilissima lega giovanile, spesso hanno conquistato trofei. Venire a Grassina o all´Antella era oggetto di grossa soddisfazione per giocatori e avversari, strappare un risultato positivo a Grassina o all´Antella era fonte di immensa gioia; sportivamente Antella e Grassina erano alquanto rispettate sia dagli avversari che dagli organi federali. I due campi sportivi tenuti e mantenuti, insomma gestiti in toto solo con le risorse economiche delle due società, hanno sopperito alla cronica assenza di politica sportiva e giovanile del comune. Mai un plauso, mai una visita di rappresentanza, mai una telefonata, mai una elargizione, una donazione sia pur simboliche, neppure un´elemosina. Le due strutture spesso sono state osteggiate anche dalla direzione dei circoli sms i quali non hanno saputo intercettare la massa giovanile che gravitava nei loro pressi ed a causa di ciò, oggi, le Case del Popolo sono ridotte a pseudoospizi. Le società sportive pertanto hanno surrogato in tutto e per tutto le attività ludiche che avrebbero dovuto essere di competenza e dell´amministrazione comunale e delle associazioni paesane. Le varie amministrazioni succedutesi si sono dimenticate sempre della problematica sportiva..... tanto c´era chi faceva per loro. A tutt´oggi nel territorio comunale non c´è una piscina, per anni si è parlato di palestra, di campi da baseboll, nulla di concreto si è mai visto. Invece sono state profuse ingenti somme di denaro pubblico per la cosiddetta "cultura", ma gente spesso incolta, che eventi culturali mai avrebbe potuto programmare e realizzare se non cose dozzinali e pacchiane? Per tornare al calcio lo si è visto sempre come l´oppio dei popoli, come uno sport adatto per gli incivili, per gente che non può parlare dei massimi sistemi e che non può stare nel cerchio dell´intellighentia.
Per U.S. Grassina e per l´U.S. Antella le vicende economico-sportive all´inizio degli anni novanta, per i tanti motivi che hanno coinvolto l´intera società italiana, cominciarono ad andare meno bene, il ricambio dirigenziale fu quasi impossibile, l´introduzione delle sponsorizzazioni risultò più dannoso che positivo, le tv a pagamento fecero il resto. Era inevitabile un declino finanziario.
Dal lato sportivo il prestigio rimase comunque immutato. Invece dal lato economico cominciarono grossi problemi, il rosso in banca aumentava, l´ingegno dei dirigenti esplorò nuove possibili risorse; come l´affiancare un´attività produttiva a quella sportiva. Fu allora che non si sa per quale grazia ricevuta il comune poté accedere al credito sportivo per la costruzione in particolare di un campo sportivo. Mi ricordo bene che sia il Grassina che l´Antella non intendevano abbandonare i loro storici impianti. Ci vollero cinque o sei anni per costruire il campo di Ponte a Niccheri che rimase bloccato per più anni a causa dei finanziamenti che non arrivavano, quanto finalmente fu ultimato..... il Comune fu subissato di critiche dalle forze di opposizione per aver speso soldi pubblici per un impianto che nessuno voleva gestire. Fu così che l´amministrazione comunale a metà anni 90 convinse il Grassina alla gestione dell´impianto. La società rosso-verde, oppressa da spogliatoi non a norma del campo sportivo della Casa del Popolo, accettò e da allora ha gestito il campo fino alle ultime vicende con indubbia professionalità, curandone a spese proprie la manutenzione e rispettando la struttura in tutta la sua interezza. Nel 1997 sia a Grassina che all´Antella i problemi economici aumentarono ed il comune forzò la mano per fondere le due società in una sola a cui venne dato il nome Valdema. La fusione fu realizzata troppo in fretta e riuscì male, tanto che dopo due anni all´Antella fu ricostituita la squadra che prese il nome di Antella1999; e dopo dieci anni a causa di poco chiari aspetti gestionali del settore giovanile, la costola della Valdema giovani proclamò l´autoindipendenza e venne a formarsi lo Sporting Grassina. Il resto della storia tutti lo sanno.
SOFIA: bau .... bauuuuu......... Bauuuuuu.......
BOCCALARGA: La storia sportiva dell´U.S. Grassina e Dell´U.S. Antella é sontuosa. Presenti da sempre ai vertici del calcio dilettanti Toscano, hanno dovuto in questi ultimi anni perdere posizioni perché il calcio nella provincia di Firenze ed in particolare nei comuni limitrofi al capoluogo ha perso fascino, spettatori ed interesse. Gli introiti sono pochi e i paesi sono diventati un dormitorio dei fiorentini; pochissimi individui sentono il "grip" del tifoso e coloro che sono disposti a lavorare e sostenere le società sono davvero pochi.
SPIATTELLA:. il più immarcescibile dei dirigenti è Colucci.
ARIA AI DENTI: la storia recente la ricordo io: dopo l´assegnazione dell´impianto sportivo di proprietà del comune di Bagno a Ripoli a favore della nuova società di pura lega giovanile, tal "Belmonte, il Grassina Valdema lo può usare per le sole partite di eccellenza e dietro pagamento di lauto affitto alla nuova società che lo gestisce. Per tutto il resto, juniores, sede, allenamenti ecc.. deve arrangiarsi presso altre strutture e in particolare con quelle del Firenze Sud-Albereta, situate nel comune di Firenze.
CALCIOCAPACE: la vicenda é costellata di smaccata ipocrisia di tutte le parti interessate per cui Eupalla suggerirebbe di fare come Dante. Il Sommo Poeta non avrebbe avuto dubbi e metterebbe tutti all´inferno e precisamente nella VI bolgia dell´VIII cerchio là dove dice:
Noi ci volgemmo ancor più a manca
con loro insieme, intenti al tristo pianto;
ma per lo peso quella gente stanca
venia sì pian, che noi eravan nuovi
di compagnia ad ogne mover d´anca.
Quindi gli ipocriti sono coloro che nascondono il torbido sotto un´apparenza dorata e condannati secondo le leggi del contrappasso (rapporto diretto fra colpa e pena) a camminare lentamente gravati da pesanti mantelli di piombo ricoperti all´esterno d´oro, con il cappuccio che ricade loro sugli occhi.
SOFIA: rof .... gru..... bauu.... rof.. bauuuu..... gruuuu
BOCCALARGA: la vicenda é però emblematica di come il calcio anche nei dilettanti venga usato dalla politica. Si vede che le vicende a carattere nazionale hanno fatto scuola. Essere padrini politici di una società di calcio che ha un settore giovanile con grandi numeri, dà sicuramente una rendita cospicua di voti.
SPIATTELLA: Amici cari, amministratori comunali, dirigenti di Valdema, Sporting, Belmonte, Albor e Antella o non sarebbe meglio invece di tutte queste stucchevoli manfrine cospargervi il capo di cenere ed ammettere pubblicamente che a Bagno a Ripoli a tutti i livelli nel gioco del calcio non c´avete capito un cazzo???...
BOCCALARGA: ma te Calciocapace come risolveresti questa intricata questione? sono sicura che una soluzione tu la conosci.
SPIFFERO: uno come Calciocapace, se pur aiutato dal suo fedele nume Eupalla sarebbe già in grado di fare le pulci a tutti...... ma non si può!!!!...... amministratori attaccati alle seggiole, presidenti stronfioni, allenatori presuntuosi, diesse ambiziosi, procuratori insaziabili chiederebbero la sua testa, in subordine la radiazione del nickname dal sito Dilettanticalcio e l´istituzione di un Politboureau ad hoc per la censura. Di sicuro Calciocapace verrebbe nel migliore dei casi avvicinato e apostrofato con "non mi sei piaciuto, proprio non mi sei piaciuto", nel peggiore minacciato, rapito e gettato in una buca senza viveri di sorta o dato in pasto ai porci, perdendone così ogni traccia. Quindi Calciocapace non casca in certe tresche, aspetterà il momento opportuno per dare i suoi lapidari e salomonici giudizi, cioè quando sarà aiutato e sostenuto, oltre che dalla fida Eupalla, dai mugugni della popolazione perché questi allo stato attuale sono l´unica certezza.
CALCIOCAPACE: sono attaccato sentimentalmente a questo sport e il mio cuore piange a vedere tanta sciatteria per cui un consiglio lo do: l´unica, ma proprio l´unica cosa da fare visto che presto inizierà la nuova stagione sportiva sarebbe mettere una pietra tombale su quanto è accaduto, allontanare tutte, ma proprio tutte le componenti più facinorose, anche a costo di far pagare il giusto per l´ingiusto e ripartire tutti insieme con un´unica società che sappia costruire una prima squadra degna di questo nome e un settore giovanile competitivo non trascurando anche la parte associativa che però a Ponte a Niccheri ha assoluto bisogno di strutture adeguate e non di campi incolti da quel dì. Il comune, visto che per ben due volte ha fatto da rizzacazzi e dopo aver lanciato il sasso ha ritirato la mano, si esponga veramente, chiami coloro che ritiene siano di ostacolo all´attuazione del progetto unitario e imponga senza mezzi termini che se ne vadano. Mi sembra facile o NO!!!! Metta a dirigere tutta la baracca chi se n´intende e non un portaborse, un galoppino, un facente funzioni elettoralistico.fonte: www.dilettanticalcio.com
Fonte: www.dilettanticalcio.com
BOCCALARGA: buonasera mie care amiche Spiffero, Aria ai denti e Spiattella, ma le altre tre dove sono?
SPIFFERO: Taglia e cuci é andata dal dentista, gli s´é allentato la dentiera, Linguaccia ha l´osteoporosi che la mangia, Strombetta ha la cistite e ogni cinque minuti deve andare al licite.
ARIA AI DENTI: Era bello se c´eravamo tutte, così potevamo commentare quello che Altracampana ha detto rispetto alla nostra precedente chiacchierata.
SPIATTELLA: quello sarà anche l´Altracampana ma é sonato come pochi, non ha capito una sega.
BOCCALARGA: quelli dello Sporting vedono rosso quando sentono parlare della Valdema, sono uguali a Calciocapace quando fo´ per aprire bocca, lui mi blocca subito dicendomi: -"zitta"- senza neanche sapere cosa volevo dire. Boh!!!...
SOFIA: bau... bauu.... bauuuu........
SPIFFERO: Hanno i´ paraocchi come Paciugo. Oh!, intendiamoci, tutti in questa vicenda sono stereotipati. L´unico é stato il comune che ha usato le varie fazioni come testa d´ariete per i propri interessi politici (dividi et impera) ARIA AI DENTI: tu vedi... tutta questa strumentalizzazione?....
SPIFFERO: accipicchia! un po´ di più. ´Un l´avete visto che l´amministrazione comunale dopo essersi assicurata che le cose andassero come auspicato, non si é interessata più delle problematiche dell´impianto sportivo? Non vedete che il campo è tutto sciupacchiato e in certi giorni é sovraffollato, non vedete che ora più di prima è indispensabile una sede dove ricevere genitori, dirigenti, atleti, uno spazio dove poter parlare di problematiche sportive, fare riunioni ecc. Attualmente questo spazio non c´é e quel che si può si fa negli spogliatoi fra sudore e polvere.
BOCCALARGA: che schifo!...
SPIATTELLA: Guardate sta arrivando Calciocapace, gli potremmo chiedere chi è questo Altracampana.
SOFIA: gruu...... gruuuu...... grruuuuuuuu......
CALCIOCAPACE: buonasera vecchie rincitrullite, la compagnia s´è dimezzata; voi avete imbroccato?
BOCCALARGA: hai visto, nel sito c´è uno che dice di chiamarsi Altracampana che vuole dei consigli per trovare una soluzione ai problemi del calcio di Bagno a Ripoli.
SPIFFERO: una volta sono stata fidanzata con un maestro campanaro di Agnone in Molise, è la città delle campane; mi iscrissi anche all´associazione italiana di Campanologia. Lì ho imparato tutto sulle campane: cominciando dal mattino presto, alle cinque c´è la "campana dell´ave maria" che ti annuncia l´inizio della giornata, poi la "campana di mezzogiorno", che chiama al desinare, alle 17,30 suonano le "ventitré" e un´ora dopo le "ventiquattro" che annunciano la fine della lavoro nei campi e il dovere di tornare a casa per dare da mangiare alle bestie. Poi ci sono tanti altri modi di suonare le campane "a distesa" suono che annuncia una lieta novella, "a festa" indica la domenica, un´allegria, un piacere per tutta la popolazione; c´é la cosiddetta "campanella dell´allegria" è la chiamata per la messa mattutina. Ci sono anche i suoni tragici "a martello" indica paura, disgrazia, incendio, alluvione, terremoto, una sconfitta in casa, "a morto" quando c´è un funerale e tanti chiedono ma chi è morto? e chi sa risponde: non lo sai?.... "all´Altracampana s´è sfilato il battaglio ed è stata fusa". Lo diceva sempre il mi´ fidanzato campanaro che per una campana la cosa più importante era il battaglio.
CALCIOCAPACE: sono onoratissimo dell´intervento di Altracampana, Devo averlo proprio impressionato se ha deciso di iscriversi a Dilettanticalcio per commentare il mio pensiero. Però lo invito a rileggere il post su "Boccalarga e le sue amiche" perché fa discorsi che non hanno niente a che vedere su quanto ivi riportato. Mai è stato parlato a favore del Valdema, anzi a voler essere generosi si possono riscontrare critiche al loro operato, per cui non sono l´avvocato difensore di nessuno. Trovo invece la vicenda molto triste, dove tutte le parti coinvolte si sono dimostrate prigioniere della loro pochezza intellettuale, dei loro manichei modi di fare, surrettizie, plagiate a dir poco e soprattutto manovrate dall´amministrazione o meglio da faide al suo interno.
SPIATTELLA: il sindaco, la giunta, il consiglio comunale si sono dimenticati del passato per rincorrere un incerto presente.
CALCIOCAPACE: Impietosamente il comune di Bagno a Ripoli, al contrario dei comuni limitrofi dell´aria fiorentina, è stato l´unico che per decenni ha vissuto alle spalle delle società U.S. Antella e U.S. Grassina che da sempre con grande rivalità ma con tanta capacità dirigenziale, con volontariato vero e soprattutto con risorse proprie hanno saputo condurre nei rispettivi impianti sportivi, di proprietà delle locali Case del Popolo, un´attività tale che ha visto le due U.S. spesso ai vertici per più di un cinquantennio del calcio dilettantistico regionale, valicando talvolta anche i confini della Toscana. Raramente l´amministrazione comunale ha dato un contributo ai due sodalizi, i quali hanno anche fatto da punto di riferimento per centinaia e centinaia di ragazzi che, dando vita ad una rispettabilissima lega giovanile, spesso hanno conquistato trofei. Venire a Grassina o all´Antella era oggetto di grossa soddisfazione per giocatori e avversari, strappare un risultato positivo a Grassina o all´Antella era fonte di immensa gioia; sportivamente Antella e Grassina erano alquanto rispettate sia dagli avversari che dagli organi federali. I due campi sportivi tenuti e mantenuti, insomma gestiti in toto solo con le risorse economiche delle due società, hanno sopperito alla cronica assenza di politica sportiva e giovanile del comune. Mai un plauso, mai una visita di rappresentanza, mai una telefonata, mai una elargizione, una donazione sia pur simboliche, neppure un´elemosina. Le due strutture spesso sono state osteggiate anche dalla direzione dei circoli sms i quali non hanno saputo intercettare la massa giovanile che gravitava nei loro pressi ed a causa di ciò, oggi, le Case del Popolo sono ridotte a pseudoospizi. Le società sportive pertanto hanno surrogato in tutto e per tutto le attività ludiche che avrebbero dovuto essere di competenza e dell´amministrazione comunale e delle associazioni paesane. Le varie amministrazioni succedutesi si sono dimenticate sempre della problematica sportiva..... tanto c´era chi faceva per loro. A tutt´oggi nel territorio comunale non c´è una piscina, per anni si è parlato di palestra, di campi da baseboll, nulla di concreto si è mai visto. Invece sono state profuse ingenti somme di denaro pubblico per la cosiddetta "cultura", ma gente spesso incolta, che eventi culturali mai avrebbe potuto programmare e realizzare se non cose dozzinali e pacchiane? Per tornare al calcio lo si è visto sempre come l´oppio dei popoli, come uno sport adatto per gli incivili, per gente che non può parlare dei massimi sistemi e che non può stare nel cerchio dell´intellighentia.
Per U.S. Grassina e per l´U.S. Antella le vicende economico-sportive all´inizio degli anni novanta, per i tanti motivi che hanno coinvolto l´intera società italiana, cominciarono ad andare meno bene, il ricambio dirigenziale fu quasi impossibile, l´introduzione delle sponsorizzazioni risultò più dannoso che positivo, le tv a pagamento fecero il resto. Era inevitabile un declino finanziario.
Dal lato sportivo il prestigio rimase comunque immutato. Invece dal lato economico cominciarono grossi problemi, il rosso in banca aumentava, l´ingegno dei dirigenti esplorò nuove possibili risorse; come l´affiancare un´attività produttiva a quella sportiva. Fu allora che non si sa per quale grazia ricevuta il comune poté accedere al credito sportivo per la costruzione in particolare di un campo sportivo. Mi ricordo bene che sia il Grassina che l´Antella non intendevano abbandonare i loro storici impianti. Ci vollero cinque o sei anni per costruire il campo di Ponte a Niccheri che rimase bloccato per più anni a causa dei finanziamenti che non arrivavano, quanto finalmente fu ultimato..... il Comune fu subissato di critiche dalle forze di opposizione per aver speso soldi pubblici per un impianto che nessuno voleva gestire. Fu così che l´amministrazione comunale a metà anni 90 convinse il Grassina alla gestione dell´impianto. La società rosso-verde, oppressa da spogliatoi non a norma del campo sportivo della Casa del Popolo, accettò e da allora ha gestito il campo fino alle ultime vicende con indubbia professionalità, curandone a spese proprie la manutenzione e rispettando la struttura in tutta la sua interezza. Nel 1997 sia a Grassina che all´Antella i problemi economici aumentarono ed il comune forzò la mano per fondere le due società in una sola a cui venne dato il nome Valdema. La fusione fu realizzata troppo in fretta e riuscì male, tanto che dopo due anni all´Antella fu ricostituita la squadra che prese il nome di Antella1999; e dopo dieci anni a causa di poco chiari aspetti gestionali del settore giovanile, la costola della Valdema giovani proclamò l´autoindipendenza e venne a formarsi lo Sporting Grassina. Il resto della storia tutti lo sanno.
SOFIA: bau .... bauuuuu......... Bauuuuuu.......
BOCCALARGA: La storia sportiva dell´U.S. Grassina e Dell´U.S. Antella é sontuosa. Presenti da sempre ai vertici del calcio dilettanti Toscano, hanno dovuto in questi ultimi anni perdere posizioni perché il calcio nella provincia di Firenze ed in particolare nei comuni limitrofi al capoluogo ha perso fascino, spettatori ed interesse. Gli introiti sono pochi e i paesi sono diventati un dormitorio dei fiorentini; pochissimi individui sentono il "grip" del tifoso e coloro che sono disposti a lavorare e sostenere le società sono davvero pochi.
SPIATTELLA:. il più immarcescibile dei dirigenti è Colucci.
ARIA AI DENTI: la storia recente la ricordo io: dopo l´assegnazione dell´impianto sportivo di proprietà del comune di Bagno a Ripoli a favore della nuova società di pura lega giovanile, tal "Belmonte, il Grassina Valdema lo può usare per le sole partite di eccellenza e dietro pagamento di lauto affitto alla nuova società che lo gestisce. Per tutto il resto, juniores, sede, allenamenti ecc.. deve arrangiarsi presso altre strutture e in particolare con quelle del Firenze Sud-Albereta, situate nel comune di Firenze.
CALCIOCAPACE: la vicenda é costellata di smaccata ipocrisia di tutte le parti interessate per cui Eupalla suggerirebbe di fare come Dante. Il Sommo Poeta non avrebbe avuto dubbi e metterebbe tutti all´inferno e precisamente nella VI bolgia dell´VIII cerchio là dove dice:
Noi ci volgemmo ancor più a manca
con loro insieme, intenti al tristo pianto;
ma per lo peso quella gente stanca
venia sì pian, che noi eravan nuovi
di compagnia ad ogne mover d´anca.
Quindi gli ipocriti sono coloro che nascondono il torbido sotto un´apparenza dorata e condannati secondo le leggi del contrappasso (rapporto diretto fra colpa e pena) a camminare lentamente gravati da pesanti mantelli di piombo ricoperti all´esterno d´oro, con il cappuccio che ricade loro sugli occhi.
SOFIA: rof .... gru..... bauu.... rof.. bauuuu..... gruuuu
BOCCALARGA: la vicenda é però emblematica di come il calcio anche nei dilettanti venga usato dalla politica. Si vede che le vicende a carattere nazionale hanno fatto scuola. Essere padrini politici di una società di calcio che ha un settore giovanile con grandi numeri, dà sicuramente una rendita cospicua di voti.
SPIATTELLA: Amici cari, amministratori comunali, dirigenti di Valdema, Sporting, Belmonte, Albor e Antella o non sarebbe meglio invece di tutte queste stucchevoli manfrine cospargervi il capo di cenere ed ammettere pubblicamente che a Bagno a Ripoli a tutti i livelli nel gioco del calcio non c´avete capito un cazzo???...
BOCCALARGA: ma te Calciocapace come risolveresti questa intricata questione? sono sicura che una soluzione tu la conosci.
SPIFFERO: uno come Calciocapace, se pur aiutato dal suo fedele nume Eupalla sarebbe già in grado di fare le pulci a tutti...... ma non si può!!!!...... amministratori attaccati alle seggiole, presidenti stronfioni, allenatori presuntuosi, diesse ambiziosi, procuratori insaziabili chiederebbero la sua testa, in subordine la radiazione del nickname dal sito Dilettanticalcio e l´istituzione di un Politboureau ad hoc per la censura. Di sicuro Calciocapace verrebbe nel migliore dei casi avvicinato e apostrofato con "non mi sei piaciuto, proprio non mi sei piaciuto", nel peggiore minacciato, rapito e gettato in una buca senza viveri di sorta o dato in pasto ai porci, perdendone così ogni traccia. Quindi Calciocapace non casca in certe tresche, aspetterà il momento opportuno per dare i suoi lapidari e salomonici giudizi, cioè quando sarà aiutato e sostenuto, oltre che dalla fida Eupalla, dai mugugni della popolazione perché questi allo stato attuale sono l´unica certezza.
CALCIOCAPACE: sono attaccato sentimentalmente a questo sport e il mio cuore piange a vedere tanta sciatteria per cui un consiglio lo do: l´unica, ma proprio l´unica cosa da fare visto che presto inizierà la nuova stagione sportiva sarebbe mettere una pietra tombale su quanto è accaduto, allontanare tutte, ma proprio tutte le componenti più facinorose, anche a costo di far pagare il giusto per l´ingiusto e ripartire tutti insieme con un´unica società che sappia costruire una prima squadra degna di questo nome e un settore giovanile competitivo non trascurando anche la parte associativa che però a Ponte a Niccheri ha assoluto bisogno di strutture adeguate e non di campi incolti da quel dì. Il comune, visto che per ben due volte ha fatto da rizzacazzi e dopo aver lanciato il sasso ha ritirato la mano, si esponga veramente, chiami coloro che ritiene siano di ostacolo all´attuazione del progetto unitario e imponga senza mezzi termini che se ne vadano. Mi sembra facile o NO!!!! Metta a dirigere tutta la baracca chi se n´intende e non un portaborse, un galoppino, un facente funzioni elettoralistico.fonte: www.dilettanticalcio.com
Fonte: www.dilettanticalcio.com