Eccellenza, Antella vs Grassina: cronaca e pagelle di un derby vero
20-04-2022 10:20 - dicono di noi....
ANTELLA 99: D’Ambrosio, Vitale (81′ Picchi), Dolfi, Mignani (65′ Mazzoni), Ghimenti, Bartolini F., Liberati, Tacconi, Palaj, Giannini R. (86′ Manetti Samuele), Sottili. A disp.: Bargagli, Bandini, Tommaso Magnolfi, Martini, Pacini, Sireno. All.: Alari Stefano
GRASSINA: Cecchi, Piras, Petrioli, Matteo Magnolfi, Salvadori, Bagnai, Mannella, Viligiardi, Carcani T., Torrini (84′ Cavaciocchi), Rosi. A disp.: Lombardini, Rocchini, Travagli, Stella, Imperatrice, Manecchi, Alfarano, Micchi. All.: Pozzi Nicola
ARBITRO: Adam Collier di Gallarate.
RETI: 43° Torrini, 45° Giannini R., 94° Rosi
Cronaca Certe emozioni, certo agonismo, certe scintille mancavano. Antella-Grassina torna a tradursi finalmente in un derby ricchissimo di episodi e anche di sano spettacolo, come non era accaduto in Coppa Italia (anzi…) e nemmeno all’andata al Pazzagli. Questi sono i lati positivi.
Poi cominciano le cose negative. Su tutte, le due squadre regine dei Colli Fiorentini che retrocedono in Promozione. Inutile girarci intorno, è un colpo durissimo per il nostro territorio. Perdiamo in un colpo solo le due migliori realtà del circondario, seppur in maniera diversa.
Il Grassina, voglioso di riscatto dopo la retrocessione dalla Serie D, disputa la peggior annata degli ultimi dieci anni. Tanti errori dirigenziali e tecnici, diversi giocatori non all’altezza, colpe da dividere in parti uguali fra tutti. Ai rossoverdi era rimasto solo da salvare l’onore perchè, come sottolineato dal pres. Zepponi in settimana, “non esistono derby in tono minore”. E infatti il Grassina gioca la sua partita forse migliore per applicazione e cattiveria, costruendo da subito buoni spunti con Rosi e Viligiardi: D’Ambrosio risponde presente.
Di fronte c’è l’Antella ridotta a giocarsi tutto nella gara più sentita dal paese. Diversi rimpianti anche in casa biancoceleste per com’è andata la stagione: pochi gol segnati, un rendimento casalingo non esaltante, a differenza del capolavoro di cinismo e organizzazione difensiva ammirato lo scorso anno. L’Antella pare a corto di idee e di spinta in avanti, tutta nelle mani del veloce Liberati (prospetto sempre più interesssante) e della vena dell’attaccante Palaj che fa paura due volte a Cecchi ma non mette abbastanza pepe nelle sue conclusioni. È partita vera, sicuramente la più vera di quelle andate in scena all’ultimo turno del Girone C.
E al 43′ il Grassina passa, con la zampata di Torrini sotto porta su corner di Mannella. La risposta antellese però è veemente: rinvio lungo di D’Ambrosio, Bagnai si dimentica clamorosamente di rinviare il pallone e non si intende con Petrioli favorendo l’arrivo di Giannini che col diagonale punisce un Cecchi imperfetto. Uno a uno, intervallo.
Mentre arrivano le notizie dello sciame d’api a Porta Romana e del pari della Baldaccio, L’Antella capisce di dover alzare il ritmo per vincere e ottenere quantomeno il playout. Ma non sfonda, limitandosi a qualche mischia da corner o ai proiettili di Dolfi in rimessa lunga. Il Grassina invece potrebbe pungere con Mannella, ma il portiere locale è attento. La gara si fa più tirata col passare dei minuti che allontanano l’Antella dalla salvezza e i nervi cominciano a saltare. Al 91′ il subentrato Mazzoni colpisce Carcani su una rimessa laterale, il signor Collier se ne accorge e tira fuori il rosso. E via di episodi; su una delle ultime rimesse di Dolfi sale anche D’Ambrosio alla ricerca del pari, ma il Grassina mette fuori e segna il più facile dei gol a porta vuota con Rosi. C’è spazio anche per il rosso a Manetti con l’Antella che chiude in nove.
Al fischio finale esulta il Grassina che chiude un’annata imbarazzante vincendo quantomeno il derby. Per l’Antella nervi a fior di pelle. Ma la verità è che perdono entrambe, costrette a rivedersi l’anno prossimo sì, ma in Promozione. E questa è la sconfitta peggiore.
PAGELLE ANTELLAD’Ambrosio 7: impallato da numerosi corpi in occasione del primo gol, tiene in partita i suoi fino al 94° minuto con un colpo di reni da antologia sull’incornata dell’attacco rosso-verde. Prova a far la differenza anche a 100 metri di distanza, in direzione Cecchi, ma senza l’esito sperato.
Vitale: 6 Giunge alla partita più importante dell’anno non nel pieno della forma, appena rientrato dall’operazione al menisco. Centrale aggiunto, dà equilibrio alla retroguardia senza cedere al pericolo di sbilanciarsi.
Dolfi: 6 Rosi è una scheggia impazzita e Torrini uno scomodo cliente. Il risultato? Il n.3 di casa, dalla gamba importante, non riesce a supportare la fase offensiva come ci sarebbe stato bisogno visto l’unico risultato utile possibile: la vittoria.
Mignani: 6 Schierato in mediana a schermo della difesa, lotta come al solito senza risparmiarsi. Stremato, chiede il cambio dopo 65 minuti. 65° Mazzoni: 5,5 si fa espellere nei minuti di recupero.
Ghimenti: 6 Concentrato, tiene la posizione per i primi 45 minuti mentre si trova a rincorrere quando, nella ripresa, il Grassina riesce a imbastire scambi stretti e tecnici al limite dell’area di rigore.
Bartolini: 5,5 Il classe 2002 affronta l’altro forte 2002 avversario, Carcani, subendone velocità sull’allungo e fisicità spalle alla porta. L’ammonizione dopo 20 minuti di gioco lo condiziona per il resto della gara.
Liberati: 6,5 E’ l’uomo dell’Antella destinato ad accendere la fase offensiva con le sue accelerate. Ci riesce ma a fase troppo intermittente: la “miccia” di casa andava innescata con maggior regolarità.
Tacconi: 6,5 il capitano di questi anni antellesi, anche al 50%, mostra di essere un giocatore d’impatto per la categoria ed un elemento indispensabile per i suoi. Lotta, salta, sbraccia fino a che le gambe lo sorreggono.
Palaj: 6 Recrimina un calcio di rigore nel primo tempo ma Collier da Gallarate opta per un arbitraggio all’inglese. Sempre nella prima frazione di gioco scaraventa un destro di prima intenzione che finisce sopra la traversa e ci prova di testa trovando i guantoni di Cecchi. Disarmato dalla retroguardia ospite nella ripresa.
Giannini: 7 L’Antella, a dire il vero, il jolly lo aveva trovato e portava la firma del giovane n.10, al suo primo gol – e che gol! – in Eccellenza. Velocità e precisione, oltre al tempismo perfetto della marcatura, pochi minuti prima della fine del primo tempo. Tutto vanificato dall’esito finale. 86° Manetti Samuele: s.v. si fa espellere sul fischio finale della gara.
Sottili: 6 Il consueto motorino di centrocampo dedicato a sporcare palloni avversari e interrompere le avanzate rosso-verdi. Lotta fino all’ultimo ma nel suo tiro finale c’è la “polaroid” dell’annata storta dell’Antella: invece di finire nel mischione, il rimpallo favorisce Rosi lanciandolo a rete a porta sguarnita.
GRASSINA
Cecchi: 6 Sul gol ha più di qualche responsabilità, ma in precedenza salva con un ottimo riflesso su un colpo di testa in area rossoverde.
Piras: 6.5 Fra gli acquisti del mercato invernale, l’unico in grado di dare una mano. Mezzala, esterno alto, terzino destro: aiuta la manovra rossoverde e prova a suggerire qualche buon cross in mezzo. Ottima la diagonale nel finale con cui dice di no all’inserimento di Liberati.
Salvadori: 6.5 Un colpo di testa che chiama al grande intervento D’Ambrosio e una guardia tutto sommato buona su Palaj.
Bagnai: 5.5 L’errore sul gol di Giannini è palese: non calcia via il pallone, ma lo lascia rimbalzare pericolosamente dentro l’area dimenticandosi dell’arrivo del numero dieci biancoceleste alle sue spalle.
Petrioli: 5.5 Incerto quando deve occuparsi di Liberati, combina in coppia con Bagnai la frittata dell’1-1. Ma il voto basso non cancella la sua stagione: è stato uno dei migliori 2003 del campionato per abnegazione, dinamismo e capacità di cross in mezzo. Il Grassina deve ripartire da gente come lui.
Mannella: 6 Accetta volentieri il combattimento fisico nel mezzo e cerca anche un paio di inserimenti a fari spenti dentro l’area avversaria. Sufficiente.
Magnolfi: 6.5 Anche lui è duttile come pochi. Nasce mediano, gioca per tutto l’anno difensore centrale, chiude da mediano. E’ del 2002, ma non se ne accorge nessuno: chiama le marcature, comanda i compagni di reparto, si batte da leone vero.
Viligiardi: 6.5 Primo tempo contenuto, ripresa a marce alte. Il numero otto rossoverde aumenta il volume del proprio gioco col passare dei minuti e si incunea volentieri fra le linee biancocelesti.
Torrini: 7 Sette, come il numero con cui ha fatto la storia del Grassina. Gioca il derby da titolare, fascia di capitano al braccio, e lo vince anche grazie al suo gol. Un gol “alla Torrini”, col taglio sul primo palo come ai bei tempi in Serie D. Monumento vivente dei rossoverdi, da fare capitano a vita. Bentornato, Leo. 85′ cavaciocchi: sv.
Rosi: 7 Chiude il campionato con due gol, ne avrebbe dovuti segnare più del triplo per quante occasioni ha creato durante l’anno. Un peccato da una parte, anestetizzato dalla gioia del due a uno nel contropiede finale.
Carcani: 6.5 Fa la guerra coi centrali biancocelesti, fa ammonire Bartolini e fa espellere Mazzoni, in ordine cronologico. In generale, è uno dei migliori 2002 di questa Eccellenza e merita sicuramente altri palcoscenici.
Lorenzo Topello
GRASSINA: Cecchi, Piras, Petrioli, Matteo Magnolfi, Salvadori, Bagnai, Mannella, Viligiardi, Carcani T., Torrini (84′ Cavaciocchi), Rosi. A disp.: Lombardini, Rocchini, Travagli, Stella, Imperatrice, Manecchi, Alfarano, Micchi. All.: Pozzi Nicola
ARBITRO: Adam Collier di Gallarate.
RETI: 43° Torrini, 45° Giannini R., 94° Rosi
Cronaca Certe emozioni, certo agonismo, certe scintille mancavano. Antella-Grassina torna a tradursi finalmente in un derby ricchissimo di episodi e anche di sano spettacolo, come non era accaduto in Coppa Italia (anzi…) e nemmeno all’andata al Pazzagli. Questi sono i lati positivi.
Poi cominciano le cose negative. Su tutte, le due squadre regine dei Colli Fiorentini che retrocedono in Promozione. Inutile girarci intorno, è un colpo durissimo per il nostro territorio. Perdiamo in un colpo solo le due migliori realtà del circondario, seppur in maniera diversa.
Il Grassina, voglioso di riscatto dopo la retrocessione dalla Serie D, disputa la peggior annata degli ultimi dieci anni. Tanti errori dirigenziali e tecnici, diversi giocatori non all’altezza, colpe da dividere in parti uguali fra tutti. Ai rossoverdi era rimasto solo da salvare l’onore perchè, come sottolineato dal pres. Zepponi in settimana, “non esistono derby in tono minore”. E infatti il Grassina gioca la sua partita forse migliore per applicazione e cattiveria, costruendo da subito buoni spunti con Rosi e Viligiardi: D’Ambrosio risponde presente.
Di fronte c’è l’Antella ridotta a giocarsi tutto nella gara più sentita dal paese. Diversi rimpianti anche in casa biancoceleste per com’è andata la stagione: pochi gol segnati, un rendimento casalingo non esaltante, a differenza del capolavoro di cinismo e organizzazione difensiva ammirato lo scorso anno. L’Antella pare a corto di idee e di spinta in avanti, tutta nelle mani del veloce Liberati (prospetto sempre più interesssante) e della vena dell’attaccante Palaj che fa paura due volte a Cecchi ma non mette abbastanza pepe nelle sue conclusioni. È partita vera, sicuramente la più vera di quelle andate in scena all’ultimo turno del Girone C.
E al 43′ il Grassina passa, con la zampata di Torrini sotto porta su corner di Mannella. La risposta antellese però è veemente: rinvio lungo di D’Ambrosio, Bagnai si dimentica clamorosamente di rinviare il pallone e non si intende con Petrioli favorendo l’arrivo di Giannini che col diagonale punisce un Cecchi imperfetto. Uno a uno, intervallo.
Mentre arrivano le notizie dello sciame d’api a Porta Romana e del pari della Baldaccio, L’Antella capisce di dover alzare il ritmo per vincere e ottenere quantomeno il playout. Ma non sfonda, limitandosi a qualche mischia da corner o ai proiettili di Dolfi in rimessa lunga. Il Grassina invece potrebbe pungere con Mannella, ma il portiere locale è attento. La gara si fa più tirata col passare dei minuti che allontanano l’Antella dalla salvezza e i nervi cominciano a saltare. Al 91′ il subentrato Mazzoni colpisce Carcani su una rimessa laterale, il signor Collier se ne accorge e tira fuori il rosso. E via di episodi; su una delle ultime rimesse di Dolfi sale anche D’Ambrosio alla ricerca del pari, ma il Grassina mette fuori e segna il più facile dei gol a porta vuota con Rosi. C’è spazio anche per il rosso a Manetti con l’Antella che chiude in nove.
Al fischio finale esulta il Grassina che chiude un’annata imbarazzante vincendo quantomeno il derby. Per l’Antella nervi a fior di pelle. Ma la verità è che perdono entrambe, costrette a rivedersi l’anno prossimo sì, ma in Promozione. E questa è la sconfitta peggiore.
PAGELLE ANTELLAD’Ambrosio 7: impallato da numerosi corpi in occasione del primo gol, tiene in partita i suoi fino al 94° minuto con un colpo di reni da antologia sull’incornata dell’attacco rosso-verde. Prova a far la differenza anche a 100 metri di distanza, in direzione Cecchi, ma senza l’esito sperato.
Vitale: 6 Giunge alla partita più importante dell’anno non nel pieno della forma, appena rientrato dall’operazione al menisco. Centrale aggiunto, dà equilibrio alla retroguardia senza cedere al pericolo di sbilanciarsi.
Dolfi: 6 Rosi è una scheggia impazzita e Torrini uno scomodo cliente. Il risultato? Il n.3 di casa, dalla gamba importante, non riesce a supportare la fase offensiva come ci sarebbe stato bisogno visto l’unico risultato utile possibile: la vittoria.
Mignani: 6 Schierato in mediana a schermo della difesa, lotta come al solito senza risparmiarsi. Stremato, chiede il cambio dopo 65 minuti. 65° Mazzoni: 5,5 si fa espellere nei minuti di recupero.
Ghimenti: 6 Concentrato, tiene la posizione per i primi 45 minuti mentre si trova a rincorrere quando, nella ripresa, il Grassina riesce a imbastire scambi stretti e tecnici al limite dell’area di rigore.
Bartolini: 5,5 Il classe 2002 affronta l’altro forte 2002 avversario, Carcani, subendone velocità sull’allungo e fisicità spalle alla porta. L’ammonizione dopo 20 minuti di gioco lo condiziona per il resto della gara.
Liberati: 6,5 E’ l’uomo dell’Antella destinato ad accendere la fase offensiva con le sue accelerate. Ci riesce ma a fase troppo intermittente: la “miccia” di casa andava innescata con maggior regolarità.
Tacconi: 6,5 il capitano di questi anni antellesi, anche al 50%, mostra di essere un giocatore d’impatto per la categoria ed un elemento indispensabile per i suoi. Lotta, salta, sbraccia fino a che le gambe lo sorreggono.
Palaj: 6 Recrimina un calcio di rigore nel primo tempo ma Collier da Gallarate opta per un arbitraggio all’inglese. Sempre nella prima frazione di gioco scaraventa un destro di prima intenzione che finisce sopra la traversa e ci prova di testa trovando i guantoni di Cecchi. Disarmato dalla retroguardia ospite nella ripresa.
Giannini: 7 L’Antella, a dire il vero, il jolly lo aveva trovato e portava la firma del giovane n.10, al suo primo gol – e che gol! – in Eccellenza. Velocità e precisione, oltre al tempismo perfetto della marcatura, pochi minuti prima della fine del primo tempo. Tutto vanificato dall’esito finale. 86° Manetti Samuele: s.v. si fa espellere sul fischio finale della gara.
Sottili: 6 Il consueto motorino di centrocampo dedicato a sporcare palloni avversari e interrompere le avanzate rosso-verdi. Lotta fino all’ultimo ma nel suo tiro finale c’è la “polaroid” dell’annata storta dell’Antella: invece di finire nel mischione, il rimpallo favorisce Rosi lanciandolo a rete a porta sguarnita.
GRASSINA
Cecchi: 6 Sul gol ha più di qualche responsabilità, ma in precedenza salva con un ottimo riflesso su un colpo di testa in area rossoverde.
Piras: 6.5 Fra gli acquisti del mercato invernale, l’unico in grado di dare una mano. Mezzala, esterno alto, terzino destro: aiuta la manovra rossoverde e prova a suggerire qualche buon cross in mezzo. Ottima la diagonale nel finale con cui dice di no all’inserimento di Liberati.
Salvadori: 6.5 Un colpo di testa che chiama al grande intervento D’Ambrosio e una guardia tutto sommato buona su Palaj.
Bagnai: 5.5 L’errore sul gol di Giannini è palese: non calcia via il pallone, ma lo lascia rimbalzare pericolosamente dentro l’area dimenticandosi dell’arrivo del numero dieci biancoceleste alle sue spalle.
Petrioli: 5.5 Incerto quando deve occuparsi di Liberati, combina in coppia con Bagnai la frittata dell’1-1. Ma il voto basso non cancella la sua stagione: è stato uno dei migliori 2003 del campionato per abnegazione, dinamismo e capacità di cross in mezzo. Il Grassina deve ripartire da gente come lui.
Mannella: 6 Accetta volentieri il combattimento fisico nel mezzo e cerca anche un paio di inserimenti a fari spenti dentro l’area avversaria. Sufficiente.
Magnolfi: 6.5 Anche lui è duttile come pochi. Nasce mediano, gioca per tutto l’anno difensore centrale, chiude da mediano. E’ del 2002, ma non se ne accorge nessuno: chiama le marcature, comanda i compagni di reparto, si batte da leone vero.
Viligiardi: 6.5 Primo tempo contenuto, ripresa a marce alte. Il numero otto rossoverde aumenta il volume del proprio gioco col passare dei minuti e si incunea volentieri fra le linee biancocelesti.
Torrini: 7 Sette, come il numero con cui ha fatto la storia del Grassina. Gioca il derby da titolare, fascia di capitano al braccio, e lo vince anche grazie al suo gol. Un gol “alla Torrini”, col taglio sul primo palo come ai bei tempi in Serie D. Monumento vivente dei rossoverdi, da fare capitano a vita. Bentornato, Leo. 85′ cavaciocchi: sv.
Rosi: 7 Chiude il campionato con due gol, ne avrebbe dovuti segnare più del triplo per quante occasioni ha creato durante l’anno. Un peccato da una parte, anestetizzato dalla gioia del due a uno nel contropiede finale.
Carcani: 6.5 Fa la guerra coi centrali biancocelesti, fa ammonire Bartolini e fa espellere Mazzoni, in ordine cronologico. In generale, è uno dei migliori 2002 di questa Eccellenza e merita sicuramente altri palcoscenici.
Lorenzo Topello