SPETTACOLO NEL DERBY. IL GRASSINA JUNIORES IPOTECA IL CAMPIONATO.
24-04-2022 15:07 - dicono di noi....
Per il Grassina è un altro derby da ricordare, l'Antella dura solo un tempo.
Era la prova forse più attesa per gli Juniores rossoverdi, dominatori assoluti del campionato regionale eppure reduci dalla sconfitta nel derby d'andata. L'Antella voleva invece centrare un risultato positivo per proseguire la sua rincorsa ai piani alti. Così, dopo una settimana dall'infuocato derby di Eccellenza, arriva quello Juniores. Ed è decisamente più spettacolare rispetto a quello “dei grandi”.
L'Antella conosce benissimo il proprio campo: in via di Pulicciano c'è parecchio da lottare e lo spazio per la poesia è contemplato pochino. E infatti i biancocelesti partono aggressivi e a buon ritmo: per i rossoverdi c'è spazio giusto per un colpo di testa di Diego Rossi Lottini (centrale) e una percussione con destro di Minischetti (fuori). Poi, poco dopo il quarto d'ora, l'Antella colpisce: azione rapida in verticale per il fantasista Landi che con un tocco morbido capisce l'inserimento di Alpi e lo favorisce in piena area. Per il numero otto davanti a Bartoli è tutto facile: 1-0
Il Grassina va in sofferenza: i rivali sono più presenti sulle seconde palle, Liberati semina il panico sulla fascia e già che c'è raddoppia, approfittando di un intervento imperfetto del portiere rossoverde sugli sviluppi di un cross dalla destra. Tap-in comodo, il Grassina pare al buio. L'unico squillo realmente pericoloso nel primo tempo della banda di Cellini è un numero da funambolo di Colasuono: stop, sombrero su un uomo, destro a palombella da fuori area che si stampa sulla parte alta della traversa: spettacolo puro e un po' di sfortuna. E nel finale di tempo l'Antella potrebbe colpire ancora: ennesimo affondo di Liberati in contropiede, cross dolce per Bandini che stoppa e calcia secco da distanza ravvicinata ma trova la risposta di Bartoli che riscatta ampiamente l'errore sul raddoppio.
L'Antella perdona il Grassina, ed è un errore gravissimo. Perchè nella ripresa i rossoverdi ospitano un concerto da “Prima” alla Scala e tirano fuori tre acuti alla Pavarotti in otto minuti. Il primo al 52′, quando Gjana innesca un ottimo contropiede per Rossi Lottini che affonda a destra e crossa basso per Colasuono. Il tap-in del numero undici non sarebbe nemmeno un granchè, ma è sufficiente per battere un rivedibile Lenzi.
Al 57′ è già due a due: idea di Minischetti per la corsa di Salvini a sinistra, cross morbido dove Lenzi si addormenta e Colasuono come un falco colpisce di testa. Poi la ciliegina sulla torta, roba da Playstation, al 60′ esatto: l'azione rossoverde dilaga da destra a sinistra coinvolgendo quasi tutta la squadra, col pallone che transita da Fabiani a Salvini, infine a Colasuono che dialoga nello stretto con Gjana. Da questi a Minischetti che calcia secco dal limite dell'area e fa 3-2.
Dopo il quarto d'ora granata, arrivano gli otto minuti rossoverdi. Sono forse gli otto minuti più belli di tutto il campionato. Aggressività, compattezza, cinismo a livelli estremi. E per il Grassina da qua in poi è tutto facile: la girandola di cambi spezzetta il gioco, i padroni di casa sono alle corde e c'è tempo anche per il poker col tap-in facile di Minischetti su invito cordiale di Gjana. Una passerella finale per il Grassina che non rischia più nulla, sfiora anche il quinto acuto con Iacovitti e al triplice fischio del signor Moretti esulta in maniera liberatoria. Sono i tre punti più pesanti del campionato, l'ultima e definitiva dimostrazione che come i rossoverdi, quest'anno, non c'è proprio nessuno.
Fonte: daicollifiorentini
Era la prova forse più attesa per gli Juniores rossoverdi, dominatori assoluti del campionato regionale eppure reduci dalla sconfitta nel derby d'andata. L'Antella voleva invece centrare un risultato positivo per proseguire la sua rincorsa ai piani alti. Così, dopo una settimana dall'infuocato derby di Eccellenza, arriva quello Juniores. Ed è decisamente più spettacolare rispetto a quello “dei grandi”.
L'Antella conosce benissimo il proprio campo: in via di Pulicciano c'è parecchio da lottare e lo spazio per la poesia è contemplato pochino. E infatti i biancocelesti partono aggressivi e a buon ritmo: per i rossoverdi c'è spazio giusto per un colpo di testa di Diego Rossi Lottini (centrale) e una percussione con destro di Minischetti (fuori). Poi, poco dopo il quarto d'ora, l'Antella colpisce: azione rapida in verticale per il fantasista Landi che con un tocco morbido capisce l'inserimento di Alpi e lo favorisce in piena area. Per il numero otto davanti a Bartoli è tutto facile: 1-0
Il Grassina va in sofferenza: i rivali sono più presenti sulle seconde palle, Liberati semina il panico sulla fascia e già che c'è raddoppia, approfittando di un intervento imperfetto del portiere rossoverde sugli sviluppi di un cross dalla destra. Tap-in comodo, il Grassina pare al buio. L'unico squillo realmente pericoloso nel primo tempo della banda di Cellini è un numero da funambolo di Colasuono: stop, sombrero su un uomo, destro a palombella da fuori area che si stampa sulla parte alta della traversa: spettacolo puro e un po' di sfortuna. E nel finale di tempo l'Antella potrebbe colpire ancora: ennesimo affondo di Liberati in contropiede, cross dolce per Bandini che stoppa e calcia secco da distanza ravvicinata ma trova la risposta di Bartoli che riscatta ampiamente l'errore sul raddoppio.
L'Antella perdona il Grassina, ed è un errore gravissimo. Perchè nella ripresa i rossoverdi ospitano un concerto da “Prima” alla Scala e tirano fuori tre acuti alla Pavarotti in otto minuti. Il primo al 52′, quando Gjana innesca un ottimo contropiede per Rossi Lottini che affonda a destra e crossa basso per Colasuono. Il tap-in del numero undici non sarebbe nemmeno un granchè, ma è sufficiente per battere un rivedibile Lenzi.
Al 57′ è già due a due: idea di Minischetti per la corsa di Salvini a sinistra, cross morbido dove Lenzi si addormenta e Colasuono come un falco colpisce di testa. Poi la ciliegina sulla torta, roba da Playstation, al 60′ esatto: l'azione rossoverde dilaga da destra a sinistra coinvolgendo quasi tutta la squadra, col pallone che transita da Fabiani a Salvini, infine a Colasuono che dialoga nello stretto con Gjana. Da questi a Minischetti che calcia secco dal limite dell'area e fa 3-2.
Dopo il quarto d'ora granata, arrivano gli otto minuti rossoverdi. Sono forse gli otto minuti più belli di tutto il campionato. Aggressività, compattezza, cinismo a livelli estremi. E per il Grassina da qua in poi è tutto facile: la girandola di cambi spezzetta il gioco, i padroni di casa sono alle corde e c'è tempo anche per il poker col tap-in facile di Minischetti su invito cordiale di Gjana. Una passerella finale per il Grassina che non rischia più nulla, sfiora anche il quinto acuto con Iacovitti e al triplice fischio del signor Moretti esulta in maniera liberatoria. Sono i tre punti più pesanti del campionato, l'ultima e definitiva dimostrazione che come i rossoverdi, quest'anno, non c'è proprio nessuno.
Fonte: daicollifiorentini